Liebenswelt
27-05-2015, 23:21
Buongiorno,
scrivo qui perché sono molto arrabbiata e ho bisogno di trovare un modo per uscire da questa situazione. Sono disoccupata e non posso permettermi di pagare la multa di 111 euro che mi è stata fatta ingiustamente sul treno. Ma anche se potessi permetterla, resterebbe comunque ingiusta. Ecco brevemente quanto è accaduto.
Poiché a causa di un imbottigliamento nel traffico da parte dell’autobus con cui mi stavo recando alla stazione ho perso il treno delle 9.26 da Roma termini (e questo lo so è colpa mia), provo a chiedere al capotreno del treno successivo (anch’esso intercity) delle 12.26 se sia possibile prendere quel treno col biglietto del treno perso, magari pagando qualcosa, che so, un’integrazione. Il capotreno guarda il mio biglietto e mi dice di salire tranquillamente, che devo solo pagare 8 euro di “cambio treno”. Chiedo se posso pagare subito, lui risponde di no, che potrò pagare in treno quando lui passerà, con calma. Salgo dunque tranquilla, contenta che ci sia questa possibilità.
Il treno parte e dopo circa un’ora il capotreno viene a cercarmi, mi chiede il biglietto e mi dice “non è possibile, deve scendere dal treno o devo farle il verbale”. Incredula e stranita, avvio una diatriba col signore, sottolineando che lui stesso mi ha detto di salire e che avrei potuto effettuare il cambio treno, che altrimenti io non ci sarei mai salita e adesso non posso fermarmi in una città qualunque senza potermi pagare un nuovo biglietto intero (non ho materialmente con me i soldi per farlo). Tengo a sottolineare che avendo perso il treno, non avrei comunque comprato un nuovo biglietto, ma sarei venuta giù con la macchina di un’amica un paio di giorni dopo. Quindi avrei evitato la spesa a prescindere.
Lui riconosce l’errore, mi chiede scusa ma a suo avviso comunque devo scendere lo stesso. Rispondo che 1) non ho i soldi per pagarmi seduta stante un nuovo biglietto e 2) che io non sarei mai salita su quel treno se lui non mi avesse detto che potevo farlo a quelle condizioni, e che quindi non vedo perché dovrei pagare una multa per un suo errore. Il capotreno si scusa di nuovo, rispondo che è molto carino che si scusi ma non so che farmene delle scuse se poi sono io a dover pagare per un suo errore, poi sparisce; dopo di ché arrivano un altro controllore insieme a due poliziotti, senza il capotreno che nel frattempo ha terminato il turno (il viaggio dura già da circa tre ore). Spiego l’accaduto e me ne lamento in tutti i modi, sottolineando l’ingiustizia della situazione, ma niente: multa di ben 111 euro da pagare entro tre giorni pena maggiorazione di ulteriori 50 euro (sennò, dopo altri 15 giorni arriva persino a 277 euro!!!), che mi sono rifiutata di firmare, ammesso che conti qualcosa.
Prima che andasse via, ho preso il numero di matricola del capotreno minacciando di denunciarlo, presa dalla rabbia di sentirmi truffata. Quindi mi sono ricordata che prima che succedesse questo a me, a un altro signore era accaduta la stessa cosa: ho sentito con le mie orecchie che, prima di salire, aveva chiesto al controllore se potesse salire nonostante avesse il biglietto di un altro treno, e quello aveva risposto “sì, deve solo fare il cambio treno di 8 euro”, proprio come a me; dopo circa mezz’ora gli viene invece detto di scendere altrimenti verbale. Stessa identica situazione. Purtroppo ho perso di vista il signore altrimenti avrei cercato un’alleanza per un eventuale ricorso. Mi chiedo a questo punto, se non ci sia una strategia per truffare le persone, perché è davvero assurdo, e il costo della multa sproporzionatissimo rispetto alla presunta infrazione. Io non sono salita senza biglietto per fregare, sono salita col biglietto di un treno precedente perché mi è stato detto che potevo farlo.
Ho letto che l’Antitrust ha multato Trenitalia – che ha impugnato la decisione – per questi sovrapprezzi assurdi, mi sembra il minimo. Ma ora a pagare devo essere io, disoccupata, madre, neolaureata e quindi in cerca di lavoro. Ho chiesto a chi mi ha fatto la multa perché Trenitalia pretenda correttezza dagli altri ma mai da se stessa; perché non facesse la multa al collega che ha sbagliato, ma evidentemente pesce grande mangia pesce piccolo. Mi fa arrabbiare moltissimo che io avevo fatto un biglietto, purtroppo ho perso il treno ma comunque avevo un biglietto, e sono salita su un treno solo previa rassicurazione del capotreno, che invece mi ha fregata incastrandomi nel corso del viaggio. Una trappola. Sono allibita.
Mi sono rivolta a un’Unione consumatori ma vogliono dei soldi anche loro per aiutarmi e io sono veramente impossibilitata tanto a pagare la multa quanto a sobbarcarmi un ricorso fallimentare…ma non posso non fare nulla. Vorrei sapere per favore se c’è un margine possibile per fare un ricorso, un parere sulla faccenda. E’ un periodo molto difficile per me, e, scusate il termine, di tutto avevo bisogno meno che di gente stronza del genere.
Grazie a chiunque vorrà darmi un feedback.
scrivo qui perché sono molto arrabbiata e ho bisogno di trovare un modo per uscire da questa situazione. Sono disoccupata e non posso permettermi di pagare la multa di 111 euro che mi è stata fatta ingiustamente sul treno. Ma anche se potessi permetterla, resterebbe comunque ingiusta. Ecco brevemente quanto è accaduto.
Poiché a causa di un imbottigliamento nel traffico da parte dell’autobus con cui mi stavo recando alla stazione ho perso il treno delle 9.26 da Roma termini (e questo lo so è colpa mia), provo a chiedere al capotreno del treno successivo (anch’esso intercity) delle 12.26 se sia possibile prendere quel treno col biglietto del treno perso, magari pagando qualcosa, che so, un’integrazione. Il capotreno guarda il mio biglietto e mi dice di salire tranquillamente, che devo solo pagare 8 euro di “cambio treno”. Chiedo se posso pagare subito, lui risponde di no, che potrò pagare in treno quando lui passerà, con calma. Salgo dunque tranquilla, contenta che ci sia questa possibilità.
Il treno parte e dopo circa un’ora il capotreno viene a cercarmi, mi chiede il biglietto e mi dice “non è possibile, deve scendere dal treno o devo farle il verbale”. Incredula e stranita, avvio una diatriba col signore, sottolineando che lui stesso mi ha detto di salire e che avrei potuto effettuare il cambio treno, che altrimenti io non ci sarei mai salita e adesso non posso fermarmi in una città qualunque senza potermi pagare un nuovo biglietto intero (non ho materialmente con me i soldi per farlo). Tengo a sottolineare che avendo perso il treno, non avrei comunque comprato un nuovo biglietto, ma sarei venuta giù con la macchina di un’amica un paio di giorni dopo. Quindi avrei evitato la spesa a prescindere.
Lui riconosce l’errore, mi chiede scusa ma a suo avviso comunque devo scendere lo stesso. Rispondo che 1) non ho i soldi per pagarmi seduta stante un nuovo biglietto e 2) che io non sarei mai salita su quel treno se lui non mi avesse detto che potevo farlo a quelle condizioni, e che quindi non vedo perché dovrei pagare una multa per un suo errore. Il capotreno si scusa di nuovo, rispondo che è molto carino che si scusi ma non so che farmene delle scuse se poi sono io a dover pagare per un suo errore, poi sparisce; dopo di ché arrivano un altro controllore insieme a due poliziotti, senza il capotreno che nel frattempo ha terminato il turno (il viaggio dura già da circa tre ore). Spiego l’accaduto e me ne lamento in tutti i modi, sottolineando l’ingiustizia della situazione, ma niente: multa di ben 111 euro da pagare entro tre giorni pena maggiorazione di ulteriori 50 euro (sennò, dopo altri 15 giorni arriva persino a 277 euro!!!), che mi sono rifiutata di firmare, ammesso che conti qualcosa.
Prima che andasse via, ho preso il numero di matricola del capotreno minacciando di denunciarlo, presa dalla rabbia di sentirmi truffata. Quindi mi sono ricordata che prima che succedesse questo a me, a un altro signore era accaduta la stessa cosa: ho sentito con le mie orecchie che, prima di salire, aveva chiesto al controllore se potesse salire nonostante avesse il biglietto di un altro treno, e quello aveva risposto “sì, deve solo fare il cambio treno di 8 euro”, proprio come a me; dopo circa mezz’ora gli viene invece detto di scendere altrimenti verbale. Stessa identica situazione. Purtroppo ho perso di vista il signore altrimenti avrei cercato un’alleanza per un eventuale ricorso. Mi chiedo a questo punto, se non ci sia una strategia per truffare le persone, perché è davvero assurdo, e il costo della multa sproporzionatissimo rispetto alla presunta infrazione. Io non sono salita senza biglietto per fregare, sono salita col biglietto di un treno precedente perché mi è stato detto che potevo farlo.
Ho letto che l’Antitrust ha multato Trenitalia – che ha impugnato la decisione – per questi sovrapprezzi assurdi, mi sembra il minimo. Ma ora a pagare devo essere io, disoccupata, madre, neolaureata e quindi in cerca di lavoro. Ho chiesto a chi mi ha fatto la multa perché Trenitalia pretenda correttezza dagli altri ma mai da se stessa; perché non facesse la multa al collega che ha sbagliato, ma evidentemente pesce grande mangia pesce piccolo. Mi fa arrabbiare moltissimo che io avevo fatto un biglietto, purtroppo ho perso il treno ma comunque avevo un biglietto, e sono salita su un treno solo previa rassicurazione del capotreno, che invece mi ha fregata incastrandomi nel corso del viaggio. Una trappola. Sono allibita.
Mi sono rivolta a un’Unione consumatori ma vogliono dei soldi anche loro per aiutarmi e io sono veramente impossibilitata tanto a pagare la multa quanto a sobbarcarmi un ricorso fallimentare…ma non posso non fare nulla. Vorrei sapere per favore se c’è un margine possibile per fare un ricorso, un parere sulla faccenda. E’ un periodo molto difficile per me, e, scusate il termine, di tutto avevo bisogno meno che di gente stronza del genere.
Grazie a chiunque vorrà darmi un feedback.