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Visualizza Versione Completa : Ricorso tramite PEC e firma digitale



simotto
01-09-2014, 09:35
Buongiorno, devo inviare un ricorso per violazione al codice della strada alla Prefettura di Roma. Leggo con piacere sul sito della Prefettura:

vista l'equiparazione per legge tra la posta elettronica certificata e la notifica a mezzo posta, può essere presentato utilizzando la Posta Elettronica Certificata (PEC) avendo cura di rispettare le seguenti indicazioni, pena l'inammissibilità del ricorso stesso:

- La PEC deve essere intestata al ricorrente;

- Il ricorso deve essere firmato digitalmente dal titolare della PEC/ricorrente.

RICORSI PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA - Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Roma (http://www.prefettura.it/roma/contenuti/48515.htm)

Mi confermate che posso usare la mia PEC personale con firma digitale? Ovviamente se firmo digitalmente non c'è bisogno di firmare a mano il ricorso giusto?

Grazie e buon lavoro

Avv. Di Giorgio
01-09-2014, 13:47
esattamente.
se invece sottoscrivi il ricorso in modo non digitale puoi mandare il file del ricorso in pdf

simotto
03-09-2014, 08:50
Grazie 1000.

Saluti

DavideM
29-12-2015, 22:33
Buonasera
mi permetto di inserirmi in questo post, molto pertinente al mio caso.
Ho inviato al prefetto il ricorso via pec.
In particolare, al messaggio pec ho allegato il ricorso in formato pdf firmato digitalmente (software "Arubasign"). Il ricorso non riportava la mia firma "fisica". E' la stessa procedura usata nel processo civile telematico.

Ora il prefetto respinge il ricorso in quanto inammissibile perché manca la sottoscrizione. Ha ragione ?

grazie e cordiali saluti
davide

Avv. G. Lore
30-12-2015, 09:43
Assolutamente no.
Se il file è p7m esso è sottoscritto.

DavideM
21-01-2016, 18:24
Egregio Avv Lore
Grazie per la cortese (come sempre) risposta.
Si, Le confermo che il ricorso inviato via pec al prefetto era un file in formato “pdf.p7m”.
Volendo impugnare davanti al GdP il decreto che ha dichiarato inammissibile il ricorso è corretto calcolare il valore della causa (ai fini del C.U.) sulla base della sanzione di cui al verbale originariamente impugnato? In sé, ovviamente, il decreto si limita a dichiarare inammissibile il ricorso, senza alcun riferimento a sanzioni e/o ad altre somme idonee ad attribuire un valore alla causa.
Inoltre, nell’ipotetico contenzioso di fronte al GdP, come si prova che il file inviato via pec era in effetti firmato digitalmente? Si allega un cd con copia del file ? E’ sufficiente la stampa della e-mail dalla quale si vede l’estensione del file allegato ? Come e dove si possono trovare eventuali sentenze che hanno già trattato un caso come questo ?
Grazie fin d’ora e cordiali saluti
Buona serata
Davide

Avv. G. Lore
21-01-2016, 19:10
Il valore del c.u. si commisura sul valore della causa, quindi sul valore dell'ordinanza, che in questo caso è indeterminabile e ahimè l'importo del c.u. è di 237,00 € (+ la marca da bollo di € 27,00).
La prova del file p7m è data dalla stampa della pec che individua il file allegato.