rickcosto
23-03-2014, 14:56
Salve.
Riassumo brevemente la mia vicenda: 3 anni fa mi è arrivato un verbale pazzesco dall' Ispettorato del lavoro che ha fatto un' ispezione nella ditta di autotrasporti dove lavoro. Hanno scaricato dal camion in mia assenza (ero in ferie) i dati del tachigrago digitale e successivamente hanno analizzato in ufficio tramite un computer i periodi di guida e di riposo dei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2010. Risultato: 50 infrazioni da 150 euro l' una = 7.500 euro. Fatto ricorso al Prefetto lo perdo e la multa raddoppia: 15.000. Vinco poi dal Giudice di Pace perchè l' infrazione non mi era stata immediatamente contestata e nel verbale non erano presenti i motivi della mancata contestazione, così come prescritto dall' art 201 CdS. La Prefettura si è appellata (eh si, 15.000 euro fanno gola!). Ieri è arrivata la sentenza a me sfavorevole con le seguenti scandalose motivazioni:
"... si deve considerare che l' espressa indicazione dei motivi della contestazione differita ha un senso laddove la contestazione immediata sia possibile in astratto ma non sia stata effettuata in concreto, in quanto solo in tal caso l' interessato deve poter sapere perchè il suo diritto di difesa è stato in qualche modo limitato; ove viceversa la contestazione immediata non sia neanche astrattamente possibile, l' interessato non ha alcun motivo di vedersi specificato ciò che è naturalmente del tutto ovvio, in quanto una tale specificazione nulla aggiungerebbe a quello di cui l' interessato potrebbe immediatamente rendersi conto da solo, cosicchè la specificazione si risolverebbe in una garanzia meramente formale e non in una garanzia sostanziale quale è invece quella voluta dal legislatore. ... In questo senso, la mancata espressa specificazione delle ragioni della contestazione differita non pare ledere il diritto di difesa dell' interessato, in quanto le suddette ragioni, seppure non esplicitate nel verbale, di fatto sono comunque evidentemente note."
Dice in pratica che se il motivo della mancata contestazione immediata è ovvio non c'è bisogno di scriverlo nel verbale! Ma l' art. 201 non dice nulla a riguardo. Significa quindi che noi autisti non abbiamo più la possibilità di difenderci se non in tribunale? Faccio un esempio: l' art 12 del regolamento 561/2006 prevede deroghe ai tempi di guida per il tempo necessario a trovare un parcheggio adeguato e sicuro per il camion. Questo è un problema frequente che abbiamo noi camionisti perchè in Italia di parcheggi idonei per i TIR non ce ne sono proprio e trovarne uno è davvero un' impresa! Una volta fermato il veicolo l' autista deve effettuare la stampa della giornata con il cronotachigrafo e riportare i motivi del ritardo. Se a me non mi contesteranno mai le violazioni immediatamente, come farò mai ad esibire queste stampe che mi giustificano i superamenti dei periodi di guida. A me pare quindi che il mio diritto di difesa sia oltremodo leso! Ma io non capisco, mi chiedono 15.000 euro per aver sforato di qualche minuto le ore di guida e non vogliono sprecare qualche goccia di inchiostro per scrivere quello che la legge gli impone di scrivere. Ma la legge la devo rispettare solo io!!! Sono imbestialito!
Il mio avvocato sostiene che evidentemente il giudice è stato "avvicinato" visto che ci sono in ballo svariati ricorsi per lo stesso argomento con sanzioni ragguardevoli.
Andremo in Cassazione. Speriamo bene.
Riassumo brevemente la mia vicenda: 3 anni fa mi è arrivato un verbale pazzesco dall' Ispettorato del lavoro che ha fatto un' ispezione nella ditta di autotrasporti dove lavoro. Hanno scaricato dal camion in mia assenza (ero in ferie) i dati del tachigrago digitale e successivamente hanno analizzato in ufficio tramite un computer i periodi di guida e di riposo dei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2010. Risultato: 50 infrazioni da 150 euro l' una = 7.500 euro. Fatto ricorso al Prefetto lo perdo e la multa raddoppia: 15.000. Vinco poi dal Giudice di Pace perchè l' infrazione non mi era stata immediatamente contestata e nel verbale non erano presenti i motivi della mancata contestazione, così come prescritto dall' art 201 CdS. La Prefettura si è appellata (eh si, 15.000 euro fanno gola!). Ieri è arrivata la sentenza a me sfavorevole con le seguenti scandalose motivazioni:
"... si deve considerare che l' espressa indicazione dei motivi della contestazione differita ha un senso laddove la contestazione immediata sia possibile in astratto ma non sia stata effettuata in concreto, in quanto solo in tal caso l' interessato deve poter sapere perchè il suo diritto di difesa è stato in qualche modo limitato; ove viceversa la contestazione immediata non sia neanche astrattamente possibile, l' interessato non ha alcun motivo di vedersi specificato ciò che è naturalmente del tutto ovvio, in quanto una tale specificazione nulla aggiungerebbe a quello di cui l' interessato potrebbe immediatamente rendersi conto da solo, cosicchè la specificazione si risolverebbe in una garanzia meramente formale e non in una garanzia sostanziale quale è invece quella voluta dal legislatore. ... In questo senso, la mancata espressa specificazione delle ragioni della contestazione differita non pare ledere il diritto di difesa dell' interessato, in quanto le suddette ragioni, seppure non esplicitate nel verbale, di fatto sono comunque evidentemente note."
Dice in pratica che se il motivo della mancata contestazione immediata è ovvio non c'è bisogno di scriverlo nel verbale! Ma l' art. 201 non dice nulla a riguardo. Significa quindi che noi autisti non abbiamo più la possibilità di difenderci se non in tribunale? Faccio un esempio: l' art 12 del regolamento 561/2006 prevede deroghe ai tempi di guida per il tempo necessario a trovare un parcheggio adeguato e sicuro per il camion. Questo è un problema frequente che abbiamo noi camionisti perchè in Italia di parcheggi idonei per i TIR non ce ne sono proprio e trovarne uno è davvero un' impresa! Una volta fermato il veicolo l' autista deve effettuare la stampa della giornata con il cronotachigrafo e riportare i motivi del ritardo. Se a me non mi contesteranno mai le violazioni immediatamente, come farò mai ad esibire queste stampe che mi giustificano i superamenti dei periodi di guida. A me pare quindi che il mio diritto di difesa sia oltremodo leso! Ma io non capisco, mi chiedono 15.000 euro per aver sforato di qualche minuto le ore di guida e non vogliono sprecare qualche goccia di inchiostro per scrivere quello che la legge gli impone di scrivere. Ma la legge la devo rispettare solo io!!! Sono imbestialito!
Il mio avvocato sostiene che evidentemente il giudice è stato "avvicinato" visto che ci sono in ballo svariati ricorsi per lo stesso argomento con sanzioni ragguardevoli.
Andremo in Cassazione. Speriamo bene.