thecogo
07-02-2014, 00:27
Buonasera,
ieri (mercoledì 5 Febbraio 2014) ho ricevuto una sanzione da un controllore di Trenitalia per errata vidimazione del mio biglietto di viaggio. Sono arrivato in stazione con pochi minuti di anticipo sulla partenza del treno, così una volta arrivato al binario sono salito immediatamente sul vagone e, come spesso faccio, auto-vidimo il biglietto a penna. Ripeto, lo faccio spesso e nessun controllore mi ha mai fatto un appunto sulla validità di questo metodo. Così scrivo data, ora e stazione di partenza, come sempre. Ancora affannato dalla corsa e limitato a scrivere sul piccolo ripiano posto in prossimità del finestrino, non scrivo perfettamente il 2 riferito al mese nella data e quindi ci ritorno sopra, marcando lievemente. Dopo un po' arriva il controllore (donna, per la precisione) che dopo un'attenta analisi del biglietto mi contesta le seguenti cose:
-inizialmente sostiene che i clienti non possano obliterare i biglietti;
-poi contesta il fatto che la data andasse scritta in "decimali" cioè con 2 cifre per giorno e mese (io avevo scritto 5/2/2014 e lei voleva 05/02/2014);
-sostiene che inoltre per una corretta obliterazione bisognasse anche strappare il biglietto, rimandandomi alla documentazione online presente sul sito di trenitalia (non trovata);
-infine, sostiene che abbia scritto il 2 (riferito al mese) sopra ad un precedente 1, cioè sostiene che il biglietto fosse già precedentemente stato utilizzato.
Successivamente mi chiede un documento per un generico "accertamento" di cui non ho capito molto e parla di un fantomatico "biglietto sostitutivo", e una volta consegnatole la carta d'identità insisto chiedendole come facesse a sostenere che avessi sovrascritto un 2, così lei mi risponde che:
-per lei la vidimazione non era valida, motivandola con i fatti contestati in precedenza cioè assenza di due 0 e mancato strappo, e tale infrazione mi sarebbe costata una multa di 30 euro;
-inoltre lei riscontra una anomalia sul 2 con relativo sospetto di riutilizzo del biglietto, ma poiché lei non è in grado di stabilirlo (lavandosene allegramente le mani), il biglietto mi viene sottratto, mandato a suoi "superiori che con analisi approfondite e l'utilizzo di strumenti adeguati" (cit.) decideranno se il biglietto è stato effettivamente usato il 5 gennaio oppure no, e quindi mi eroga un biglietto sostitutivo (che conservo) da esibire in fase di ulteriore controlli (dovevo cambiare treno per gli ultimi 20km del mio viaggio), invitandomi ad attendere l'esito dei controlli via posta normale. In caso di rilevamento di riutilizzo, la multa è di 200 euro.
Le esprimo il mio disappunto dicendole che è assurdo prendere una multa per una sciocchezza del genere e che mai un suo collega mi avesse detto nulla a riguardo. Lei con tono molto saccente mi risponde che mi "è andata male", che ho "trovato quella pignola", che "gli attuali biglietti sono una fonte inesauribile di falsificazioni" e infine conclude con un bel "io applico la legge".
Non sono mai salito in treno con un biglietto non valido, ho sempre pagato per un servizio molto spesso insufficiente. Pagare una multa così scoccia molto. Oltretutto la dipendente di trenitalia mi è parsa molto reticente e poco chiara nelle dinamiche della sanzione, e mi lascia perplesso la sua dichiarazione "lo mando a superiori", mi è parso un modo per non ricevere mie ulteriori contestazioni.
Al momento attuale ho solo questo biglietto sostitutivo stampatomi con la loro macchinetta portatile.
Cosa posso fare? C'è qualcosa da fare immediatamente?
Informazioni ulteriori:
-il biglietto è a fascia chilometrica;
-il viaggio si è svolto in Veneto, questo per specificare a che legge regionale faccia riferimento il caso in questione;
-il treno che ho preso è partito alle 14.21, e ovviamente questa è l'ora che ho riportato sul biglietto. Ho controllato le corse di domenica 5 Gennaio 2014 (data in cui mi è stato contestato il primo utilizzo) e alle 14.21 non ci sono treni che fanno la stessa tratta.
A presto
ieri (mercoledì 5 Febbraio 2014) ho ricevuto una sanzione da un controllore di Trenitalia per errata vidimazione del mio biglietto di viaggio. Sono arrivato in stazione con pochi minuti di anticipo sulla partenza del treno, così una volta arrivato al binario sono salito immediatamente sul vagone e, come spesso faccio, auto-vidimo il biglietto a penna. Ripeto, lo faccio spesso e nessun controllore mi ha mai fatto un appunto sulla validità di questo metodo. Così scrivo data, ora e stazione di partenza, come sempre. Ancora affannato dalla corsa e limitato a scrivere sul piccolo ripiano posto in prossimità del finestrino, non scrivo perfettamente il 2 riferito al mese nella data e quindi ci ritorno sopra, marcando lievemente. Dopo un po' arriva il controllore (donna, per la precisione) che dopo un'attenta analisi del biglietto mi contesta le seguenti cose:
-inizialmente sostiene che i clienti non possano obliterare i biglietti;
-poi contesta il fatto che la data andasse scritta in "decimali" cioè con 2 cifre per giorno e mese (io avevo scritto 5/2/2014 e lei voleva 05/02/2014);
-sostiene che inoltre per una corretta obliterazione bisognasse anche strappare il biglietto, rimandandomi alla documentazione online presente sul sito di trenitalia (non trovata);
-infine, sostiene che abbia scritto il 2 (riferito al mese) sopra ad un precedente 1, cioè sostiene che il biglietto fosse già precedentemente stato utilizzato.
Successivamente mi chiede un documento per un generico "accertamento" di cui non ho capito molto e parla di un fantomatico "biglietto sostitutivo", e una volta consegnatole la carta d'identità insisto chiedendole come facesse a sostenere che avessi sovrascritto un 2, così lei mi risponde che:
-per lei la vidimazione non era valida, motivandola con i fatti contestati in precedenza cioè assenza di due 0 e mancato strappo, e tale infrazione mi sarebbe costata una multa di 30 euro;
-inoltre lei riscontra una anomalia sul 2 con relativo sospetto di riutilizzo del biglietto, ma poiché lei non è in grado di stabilirlo (lavandosene allegramente le mani), il biglietto mi viene sottratto, mandato a suoi "superiori che con analisi approfondite e l'utilizzo di strumenti adeguati" (cit.) decideranno se il biglietto è stato effettivamente usato il 5 gennaio oppure no, e quindi mi eroga un biglietto sostitutivo (che conservo) da esibire in fase di ulteriore controlli (dovevo cambiare treno per gli ultimi 20km del mio viaggio), invitandomi ad attendere l'esito dei controlli via posta normale. In caso di rilevamento di riutilizzo, la multa è di 200 euro.
Le esprimo il mio disappunto dicendole che è assurdo prendere una multa per una sciocchezza del genere e che mai un suo collega mi avesse detto nulla a riguardo. Lei con tono molto saccente mi risponde che mi "è andata male", che ho "trovato quella pignola", che "gli attuali biglietti sono una fonte inesauribile di falsificazioni" e infine conclude con un bel "io applico la legge".
Non sono mai salito in treno con un biglietto non valido, ho sempre pagato per un servizio molto spesso insufficiente. Pagare una multa così scoccia molto. Oltretutto la dipendente di trenitalia mi è parsa molto reticente e poco chiara nelle dinamiche della sanzione, e mi lascia perplesso la sua dichiarazione "lo mando a superiori", mi è parso un modo per non ricevere mie ulteriori contestazioni.
Al momento attuale ho solo questo biglietto sostitutivo stampatomi con la loro macchinetta portatile.
Cosa posso fare? C'è qualcosa da fare immediatamente?
Informazioni ulteriori:
-il biglietto è a fascia chilometrica;
-il viaggio si è svolto in Veneto, questo per specificare a che legge regionale faccia riferimento il caso in questione;
-il treno che ho preso è partito alle 14.21, e ovviamente questa è l'ora che ho riportato sul biglietto. Ho controllato le corse di domenica 5 Gennaio 2014 (data in cui mi è stato contestato il primo utilizzo) e alle 14.21 non ci sono treni che fanno la stessa tratta.
A presto