erickdraven
14-08-2013, 14:10
Salve a tutti, vorrei chiedere un'opinione circa un fatto accadutomi alcuni giorni fa:
Il giorno 25 luglio una pattuglia del nucleo radiomobile dei cc in ambito di controlli di polizia stradale, mi contestava i seguenti reati:
Art 193 comma 4bis cds (veicolo sprovvisto di copertura assicurativa munito di documenti falsi o contraffatti).
art 485 cdp falso in scrittura privata.
Premetto che il veicolo in questione è di mia proprietà, ma all'interno del database aci/pra risulta ancora intestato al vecchio proprietario.
Al momento dell'acquisto del veicolo, il venditore mi comunicava che la sua polizza assicurativa (in corso di validità e con scadenza 14/7/2013) al momento non gli era indispensabile, e che quindi avrebbe potuto lasciarmela fino al momento in cui non ne avessi stipulato una a nome mio.Siccome ho iscritto la vettura nel club storico asi (auto con più di 20 anni), avrei stipulato alla scadenza della polizza di cui sopra, nuova polizza intestata a me con convenzione asi (in poche parole molto conveniente dal punto di vista economico).
Per motivi di cambio utenza telefonica,il vecchio proprietario non ha avuto modo di comunicarmi una sua urgenza assicurativa che si traduceva nel "girare" la polizza ad un altro veicolo sempre di sua proprietà. Quindi fino al momento in cui la pattuglia mi ha contestato la violazione ho continuato a circolare provvisto della fotocopia del tagliandino originale fornitomi dal vecchio proprietario pensando di essere perfettamente in regola!(salvo per eventuale sanzione per mancata esposizione del tagliandino originale, ma era meno onerosa che ritornare dal venditore a portargli il documento).
Ho spiegato tutto ciò ai cc che previo verifica all'interno del database ania mi hanno comunicato lo scoperto assicurativo.
Rassegnato all'idea di dover pagare il maledetto verbale ho chiesto ai cc a quanto ammontasse la cifra, mi hanno risposto negativamente attribuendo il fatto alla decisione da parte del prefetto, e di conseguenza loro non potevano fornirmi informazioni precise in merito. Successivamente mi hanno comunicato che dovevano altresì provvedere a ritirare e sospendere la mia patente di guida perché il 193 comma 4bis prevede tale sanzione accessoria, e mi hanno contestualmente denunciato per falso in scrittura privata (art 485 cdp).
Ho richiesto mediante il titolare della polizza (il vecchio proprietario) tutta la documentazione attestante la veridicità delle mie dichiarazioni, (contratto assicurativo inerente alla mia vettura, e contratto assicurativo inerente la vettura sulla quale successivamente la polizza è stata "girata". Possiedo scansione fronte retro in formato digitale del tagliandino originale emesso dalla compagnia assicuratrice, che mi premette la non volontà a procedere per querela nei miei confronti in quanto non si configura per loro nessuna ipotesi di danno.
Alla luce dei fatti il tutto si tradurrebbe in un mero scoperto assicurativo sanzionabile secondo l'art 193 cds.
Nel frattempo sono decorsi i 20 gg disponibili alla prefettura per emanare e notificare un provvedimento di sospensione della patente, e quindi nulla ho ricevuto da parte loro!
La mia intenzione è quella di fare immediata richiesta di restituzione del documento di guida per spirati termini di legge alla prefettura competente, e ricorso al gdp di zona per l'annullamento del verbale in oggetto (e conseguenti imputazioni amministrative e penali).Esistono possibilità di ostruzione da parte delle autorità competenti avverso le mie intenzioni di ricorso, o posso agire in tranquillità? Grazie :rolleyes:
Il giorno 25 luglio una pattuglia del nucleo radiomobile dei cc in ambito di controlli di polizia stradale, mi contestava i seguenti reati:
Art 193 comma 4bis cds (veicolo sprovvisto di copertura assicurativa munito di documenti falsi o contraffatti).
art 485 cdp falso in scrittura privata.
Premetto che il veicolo in questione è di mia proprietà, ma all'interno del database aci/pra risulta ancora intestato al vecchio proprietario.
Al momento dell'acquisto del veicolo, il venditore mi comunicava che la sua polizza assicurativa (in corso di validità e con scadenza 14/7/2013) al momento non gli era indispensabile, e che quindi avrebbe potuto lasciarmela fino al momento in cui non ne avessi stipulato una a nome mio.Siccome ho iscritto la vettura nel club storico asi (auto con più di 20 anni), avrei stipulato alla scadenza della polizza di cui sopra, nuova polizza intestata a me con convenzione asi (in poche parole molto conveniente dal punto di vista economico).
Per motivi di cambio utenza telefonica,il vecchio proprietario non ha avuto modo di comunicarmi una sua urgenza assicurativa che si traduceva nel "girare" la polizza ad un altro veicolo sempre di sua proprietà. Quindi fino al momento in cui la pattuglia mi ha contestato la violazione ho continuato a circolare provvisto della fotocopia del tagliandino originale fornitomi dal vecchio proprietario pensando di essere perfettamente in regola!(salvo per eventuale sanzione per mancata esposizione del tagliandino originale, ma era meno onerosa che ritornare dal venditore a portargli il documento).
Ho spiegato tutto ciò ai cc che previo verifica all'interno del database ania mi hanno comunicato lo scoperto assicurativo.
Rassegnato all'idea di dover pagare il maledetto verbale ho chiesto ai cc a quanto ammontasse la cifra, mi hanno risposto negativamente attribuendo il fatto alla decisione da parte del prefetto, e di conseguenza loro non potevano fornirmi informazioni precise in merito. Successivamente mi hanno comunicato che dovevano altresì provvedere a ritirare e sospendere la mia patente di guida perché il 193 comma 4bis prevede tale sanzione accessoria, e mi hanno contestualmente denunciato per falso in scrittura privata (art 485 cdp).
Ho richiesto mediante il titolare della polizza (il vecchio proprietario) tutta la documentazione attestante la veridicità delle mie dichiarazioni, (contratto assicurativo inerente alla mia vettura, e contratto assicurativo inerente la vettura sulla quale successivamente la polizza è stata "girata". Possiedo scansione fronte retro in formato digitale del tagliandino originale emesso dalla compagnia assicuratrice, che mi premette la non volontà a procedere per querela nei miei confronti in quanto non si configura per loro nessuna ipotesi di danno.
Alla luce dei fatti il tutto si tradurrebbe in un mero scoperto assicurativo sanzionabile secondo l'art 193 cds.
Nel frattempo sono decorsi i 20 gg disponibili alla prefettura per emanare e notificare un provvedimento di sospensione della patente, e quindi nulla ho ricevuto da parte loro!
La mia intenzione è quella di fare immediata richiesta di restituzione del documento di guida per spirati termini di legge alla prefettura competente, e ricorso al gdp di zona per l'annullamento del verbale in oggetto (e conseguenti imputazioni amministrative e penali).Esistono possibilità di ostruzione da parte delle autorità competenti avverso le mie intenzioni di ricorso, o posso agire in tranquillità? Grazie :rolleyes: