pinoceronte
28-02-2013, 15:17
Salve a tutti, ho letto vari post ma non ne vengo fuori..
1. Il gg 07/04/2007 faccio l’infrazione
2. Il messo viene il 18/07/07 e non mi trova e non lascia niente
3. Il 24/08/2007 depositano c/o la casa comunale l’atto ed inviano la raccomandata (dicono loro perché io non l’ho mai ricevuta e nella richiesta atti che ho fatto risulta solo il numero)
4. Il 03/09/2007 per compiuta giacenza (10 gg) il processo è per loro concluso (la cassazione con sentenza n. 11993 del 31 maggio 2011 dice che devono presentare la ricevuta di ritorno altrimenti, come nel mio caso, il destinatario non ne sa nulla)
5. Poi intervenite equitalia
a. Il 30/11/2011 prima raccomandata (peccato che gli estremi di mia moglie sono incompleti mentre nell’atto originario ci sono tutti
b. Il 21/12/2011 gli ritorna indietro la raccomandata per indirizzo insufficiente
c. Il 16/06/2012 viene tale xxx, non mi trova e deposita c/o la casa comunale l’atto il 22/06/2012
d. Il 25/06/2012 mandano un’altra raccomandata che torna indietro il 15/11/2012 come "sconosciuto"
ad oggi "ufficialmente" di questa multa e atti successivi non ne so nulla visto che l'unica cosa che mi è arrivata è una lettera di equitalia, non posso quindi fare ricorso sulle basi di una lettera...
faccio presente che nell'atto originario gli estremi di residenza (palazzina scala etc etc) erano tutti presenti, poi nei vari passaggi si sono persi e quindi non sono piu riusciti a notificarmi gli atti.
mi è stato consigliato di attendere un atto ufficiale (a questo punto il pignoramento) per poi opporre ricorso, secondo voi è corretto?
è competente il giudice di pace? (altrimenti per 284 euro di cartella non vale la pena pagare un avvocato)
ci sono i presupposti per presentare ricorso? (vizio di notifica del verbale e della cartella ai sensi della sentenza 11993?
Grazie mille
1. Il gg 07/04/2007 faccio l’infrazione
2. Il messo viene il 18/07/07 e non mi trova e non lascia niente
3. Il 24/08/2007 depositano c/o la casa comunale l’atto ed inviano la raccomandata (dicono loro perché io non l’ho mai ricevuta e nella richiesta atti che ho fatto risulta solo il numero)
4. Il 03/09/2007 per compiuta giacenza (10 gg) il processo è per loro concluso (la cassazione con sentenza n. 11993 del 31 maggio 2011 dice che devono presentare la ricevuta di ritorno altrimenti, come nel mio caso, il destinatario non ne sa nulla)
5. Poi intervenite equitalia
a. Il 30/11/2011 prima raccomandata (peccato che gli estremi di mia moglie sono incompleti mentre nell’atto originario ci sono tutti
b. Il 21/12/2011 gli ritorna indietro la raccomandata per indirizzo insufficiente
c. Il 16/06/2012 viene tale xxx, non mi trova e deposita c/o la casa comunale l’atto il 22/06/2012
d. Il 25/06/2012 mandano un’altra raccomandata che torna indietro il 15/11/2012 come "sconosciuto"
ad oggi "ufficialmente" di questa multa e atti successivi non ne so nulla visto che l'unica cosa che mi è arrivata è una lettera di equitalia, non posso quindi fare ricorso sulle basi di una lettera...
faccio presente che nell'atto originario gli estremi di residenza (palazzina scala etc etc) erano tutti presenti, poi nei vari passaggi si sono persi e quindi non sono piu riusciti a notificarmi gli atti.
mi è stato consigliato di attendere un atto ufficiale (a questo punto il pignoramento) per poi opporre ricorso, secondo voi è corretto?
è competente il giudice di pace? (altrimenti per 284 euro di cartella non vale la pena pagare un avvocato)
ci sono i presupposti per presentare ricorso? (vizio di notifica del verbale e della cartella ai sensi della sentenza 11993?
Grazie mille