Disilluso
30-01-2013, 20:13
Gentile Staff di Ricorsi.net,
Vi scrivo per esporre il mio caso e chiedere lumi su come meglio comportarmi.
Mi è stata notificata due giorni fa una multa per uso del cellulare senza dispositivo auricolare né vivavoce.
Il fatto è che io nel giorno e nell'ora indicate non ero affatto in macchina ma in una riunione di lavoro, e la mia auto è stata parcheggiata tutto il giorno nella via davanti il mio luogo di lavoro. Tra l'altro la via (di Roma) luogo dell'infrazione (presunta) non l'ho mai percorsa con la mia auto, non mi addentro mai in centro con l'auto!
Ho pensato di fare ricorso, non so se sia meglio da un Giudice di pace o dal Prefetto.
Posso produrre diverse testimonianze della mia presenza fisica in ufficio, da parte di vari colleghi. Raggiungo quotidianamente l'ufficio con la mia auto (che guido sempre solo io), come feci anche quel giorno.
Potrebbe trattarsi di un errore di lettura della targa tanto che sul verbale è riportato non il nome comunemente utilizzato per il mio modello di vettura, ma un codice Renault LMxxx, che è precisamente ciò che si rileva dal libretto di circolazione (a me pare ovvio che dalla targa sono SUCCESSIVAMENTE risaliti al tipo di vettura).
C'è anche scritto che non vi è stata contestazione immediata perché la pattuglia era ferma al semaforo rosso, in una via perpendicolare a quella percorsa dalla vettura oggetto dell'infrazione. Potrei effettivamente riconoscere (e far riconoscere al GdP/Prefetto) che leggere la targa di un auto in movimento, in una direzione perpendicolare rispetto all'orientamento dell'auto della polizia è difficoltoso e suscettibile di errori di interpretazione.
Come si fà a liberarsi da questo clamoroso (per me) episodio di ingiustizia?
Vi scrivo per esporre il mio caso e chiedere lumi su come meglio comportarmi.
Mi è stata notificata due giorni fa una multa per uso del cellulare senza dispositivo auricolare né vivavoce.
Il fatto è che io nel giorno e nell'ora indicate non ero affatto in macchina ma in una riunione di lavoro, e la mia auto è stata parcheggiata tutto il giorno nella via davanti il mio luogo di lavoro. Tra l'altro la via (di Roma) luogo dell'infrazione (presunta) non l'ho mai percorsa con la mia auto, non mi addentro mai in centro con l'auto!
Ho pensato di fare ricorso, non so se sia meglio da un Giudice di pace o dal Prefetto.
Posso produrre diverse testimonianze della mia presenza fisica in ufficio, da parte di vari colleghi. Raggiungo quotidianamente l'ufficio con la mia auto (che guido sempre solo io), come feci anche quel giorno.
Potrebbe trattarsi di un errore di lettura della targa tanto che sul verbale è riportato non il nome comunemente utilizzato per il mio modello di vettura, ma un codice Renault LMxxx, che è precisamente ciò che si rileva dal libretto di circolazione (a me pare ovvio che dalla targa sono SUCCESSIVAMENTE risaliti al tipo di vettura).
C'è anche scritto che non vi è stata contestazione immediata perché la pattuglia era ferma al semaforo rosso, in una via perpendicolare a quella percorsa dalla vettura oggetto dell'infrazione. Potrei effettivamente riconoscere (e far riconoscere al GdP/Prefetto) che leggere la targa di un auto in movimento, in una direzione perpendicolare rispetto all'orientamento dell'auto della polizia è difficoltoso e suscettibile di errori di interpretazione.
Come si fà a liberarsi da questo clamoroso (per me) episodio di ingiustizia?