puntidisutura
18-01-2013, 17:56
Avv Ribeni non posso che essere d'accordo con lei. Vorrei chiederle una cosa se posso approfittare della discussione.
Mi sono preso la briga di leggermi chilometri e chilometri di dottrina giuridica interpretazioni articoli leggi del c.p.p , c.p e chi più e ha più ne metta essendo io un artigiano che si occ upa di tutt'altro e non avendo una benchè mnima base sul sistema giuridico italiano alcuni aspetti mi sfuggono ma mi reputo comunque una persona piuttosto attenta e scaltra nel comprendere le parole.
Dopo questa premessa le pongo una domanda semplicissima.In merito a quanto recita il comma 3bis dell'articolo 219 c.d.s la data di decorrenza per conteggiare i 3 anni per poter risostenere una nuova patente parte dal giorno dell'accertamento dello stato d'ebrezza e quindi dell'incidente ? o altre date ?
Ci tengo dirle anche che lessi un 'affermazione della corte di cassazione (che non trovo più) che dice in sostanza che le date per calcolare talune decorrenze devono essere date certe e non date riferibili ad eventi incerti il cui giudicato non ha responsabilità.
Le posto quanto lessi : [....]questo ed altri termini simili non possano essere considerati in base ad eventi la cui data sia impossibile da stabilire con certezza nell'immediato ed in cui il giudicato non possa essere responsabile per eventuali ritardi della stessa,
ad esempio: in merito appunto all'accertamento del reato non sarebbe possibile stabilire come data di decorrenza quella di emissione del DP in quanto potrebbe avvenire con anni di ritardo e quindi andare contro gli interesse del giudicato senza che lo stesso ne abbia colpa o responsabilità alcuna e sarebbe quindi penalizzato senza motivo
Aggiungo :
http://www.cortedicassazione.it/Docu..._III_08_10.pdf
questa frase "[...]quando sia stata disposta la revoca della patente, il condannato non possa
conseguire una nuova prima di tre anni dalla data di accertamento del reato (e non da quella del passaggio in giudicato della sentenza o del decreto di condanna)"
Cosa pensa in merito Avvocato ? nel caso avrebbe in mano uno stralcio di legge per far vale in caso di contestazione l'eventuale diritto ?
Mi scuso con lei con lo staff tutto e con i lettori se ho aproffittato di questo spazio per porle questo quesito che so interessare molti oltre me.
La saluto cordialmente
Mi sono preso la briga di leggermi chilometri e chilometri di dottrina giuridica interpretazioni articoli leggi del c.p.p , c.p e chi più e ha più ne metta essendo io un artigiano che si occ upa di tutt'altro e non avendo una benchè mnima base sul sistema giuridico italiano alcuni aspetti mi sfuggono ma mi reputo comunque una persona piuttosto attenta e scaltra nel comprendere le parole.
Dopo questa premessa le pongo una domanda semplicissima.In merito a quanto recita il comma 3bis dell'articolo 219 c.d.s la data di decorrenza per conteggiare i 3 anni per poter risostenere una nuova patente parte dal giorno dell'accertamento dello stato d'ebrezza e quindi dell'incidente ? o altre date ?
Ci tengo dirle anche che lessi un 'affermazione della corte di cassazione (che non trovo più) che dice in sostanza che le date per calcolare talune decorrenze devono essere date certe e non date riferibili ad eventi incerti il cui giudicato non ha responsabilità.
Le posto quanto lessi : [....]questo ed altri termini simili non possano essere considerati in base ad eventi la cui data sia impossibile da stabilire con certezza nell'immediato ed in cui il giudicato non possa essere responsabile per eventuali ritardi della stessa,
ad esempio: in merito appunto all'accertamento del reato non sarebbe possibile stabilire come data di decorrenza quella di emissione del DP in quanto potrebbe avvenire con anni di ritardo e quindi andare contro gli interesse del giudicato senza che lo stesso ne abbia colpa o responsabilità alcuna e sarebbe quindi penalizzato senza motivo
Aggiungo :
http://www.cortedicassazione.it/Docu..._III_08_10.pdf
questa frase "[...]quando sia stata disposta la revoca della patente, il condannato non possa
conseguire una nuova prima di tre anni dalla data di accertamento del reato (e non da quella del passaggio in giudicato della sentenza o del decreto di condanna)"
Cosa pensa in merito Avvocato ? nel caso avrebbe in mano uno stralcio di legge per far vale in caso di contestazione l'eventuale diritto ?
Mi scuso con lei con lo staff tutto e con i lettori se ho aproffittato di questo spazio per porle questo quesito che so interessare molti oltre me.
La saluto cordialmente