Daniele79
09-01-2013, 12:19
Salve,
a metà dicembre è giunta a mia moglie un sollecito di pagamento da Equitalia per 2 multe prese nel lontano 2003 ad Urbino, ai tempi dell'università. Secondo il dettaglio del debito (e la polizia urbana di Urbino, contattata telefonicamente) le notifiche sono avvenute a 5 mesi di distanza (secondo il vigile urbano tramite deposito in comune). L'apertura della cartella esattoriale di Equitalia risale al 2006, e secondo loro la notifica è avvenuta il 15/3/2008. Siamo andati alcuni giorni fa allo sportello Equitalia della nostra città per richiedere la visione della notifica: il dipendente Equitalia ci ha portato un avviso di ricevimento di raccomandata (all'indirizzo corretto), ma priva di qualsivoglia firma o indicazione, ed una notifica (a distanza di un anno) opportunamente compilata, con timbro di un ufficiale di riscossione, che a penna ha scritto "io sottoscritto XXXXX ho notificato questo... in via... XXXX (residenza)", indicando in maniera inequivocabile un numero civico sbagliato, 9 anziché 3, come anche si evince dalla stessa cartolina. La compilazione della suddetta notifica si completa con una X su "depositandolo in comune....".
Il dipendente Equitalia stesso ci ha detto che potevamo inviare una lettera a mezzo raccomandata ad Equitalia e al comune di Urbino proponendo un vizio nella notifica. Questa dovrebbe essere la prova provata che l'unica notifica andata in porto è stata fatta ad un indirizzo sbagliato. Lo stesso dipendente diceva che potevamo chiedere quindi l'annullamento delle more o della totale somma per avvenuta prescrizione, verificando però, in questo caso, se ciò era corretto.
Credo quindi ci siano tutti gli estremi per non pagare, ma mi domando (dopo aver letto svariati commenti su internet) se è opportuno farlo tramite autotutela, o conviene (è possibile) fare ricorso tramite giudice di pace (l'importo della cartella non arriva a 350 euro), se andava indicata qualche legge in particolare e se la lettera andava inviata a Equitalia e/o comune interessato.
Ringrazio cordialmente per qualsiasi vostro suggerimento
a metà dicembre è giunta a mia moglie un sollecito di pagamento da Equitalia per 2 multe prese nel lontano 2003 ad Urbino, ai tempi dell'università. Secondo il dettaglio del debito (e la polizia urbana di Urbino, contattata telefonicamente) le notifiche sono avvenute a 5 mesi di distanza (secondo il vigile urbano tramite deposito in comune). L'apertura della cartella esattoriale di Equitalia risale al 2006, e secondo loro la notifica è avvenuta il 15/3/2008. Siamo andati alcuni giorni fa allo sportello Equitalia della nostra città per richiedere la visione della notifica: il dipendente Equitalia ci ha portato un avviso di ricevimento di raccomandata (all'indirizzo corretto), ma priva di qualsivoglia firma o indicazione, ed una notifica (a distanza di un anno) opportunamente compilata, con timbro di un ufficiale di riscossione, che a penna ha scritto "io sottoscritto XXXXX ho notificato questo... in via... XXXX (residenza)", indicando in maniera inequivocabile un numero civico sbagliato, 9 anziché 3, come anche si evince dalla stessa cartolina. La compilazione della suddetta notifica si completa con una X su "depositandolo in comune....".
Il dipendente Equitalia stesso ci ha detto che potevamo inviare una lettera a mezzo raccomandata ad Equitalia e al comune di Urbino proponendo un vizio nella notifica. Questa dovrebbe essere la prova provata che l'unica notifica andata in porto è stata fatta ad un indirizzo sbagliato. Lo stesso dipendente diceva che potevamo chiedere quindi l'annullamento delle more o della totale somma per avvenuta prescrizione, verificando però, in questo caso, se ciò era corretto.
Credo quindi ci siano tutti gli estremi per non pagare, ma mi domando (dopo aver letto svariati commenti su internet) se è opportuno farlo tramite autotutela, o conviene (è possibile) fare ricorso tramite giudice di pace (l'importo della cartella non arriva a 350 euro), se andava indicata qualche legge in particolare e se la lettera andava inviata a Equitalia e/o comune interessato.
Ringrazio cordialmente per qualsiasi vostro suggerimento