DubbioEsiziale
01-11-2012, 07:17
Salve,
di ritorno in auto da una cena, mi accorgo di essere seguito da una volante della polizia. Giunto al distributore dove mi stavo recando per rifornire, chiedo agli agenti il motivo di tanto interesse.
Questi mi contestano il fatto di avergli sfrecciato davanti, omettendo di fermarmi ad uno stop, e di volermi sottoporre all'alcoltest.
Senza entrare nel merito della questione, vi dico già che sono risultato positivo al test. Subito dopo, mi viene notificato un verbale (da me svogliatamente firmato) col quale mi si contesta la violazione degli artt. 141, c.8 e 145, c. 5. Il mio dubbio è il seguente:
- con un tasso alcolemico superiore al 1,5g/L, per il quale si indica nelle chiare tabelle ministeriali non solo la compromissione della capacità di giudizio e di autocontrollo, ma addirittura la compromissione grave dello stato psicofisico, è possibile per l'organo accertatore notificare un atto brevi manu ad un soggetto temporaneamente incapace? Vale il principio del diritto civile secondo il quale la persona palesemente (è qua c'è accertamento tramite alcoltest!), anche temporaneamente incapace, non può essere considerata destinataria di un atto? E se io il mattino seguente mi fossi svegliato senza avere ricordo delle ore e degli avvenimenti precedenti, la notifica si intenderebbe effettuata ex lege?
La questione non pare di agevole interpretazione, sarei curioso di sapere se esiste giurisprudenza al riguardo.
Grazie per la risposta!
di ritorno in auto da una cena, mi accorgo di essere seguito da una volante della polizia. Giunto al distributore dove mi stavo recando per rifornire, chiedo agli agenti il motivo di tanto interesse.
Questi mi contestano il fatto di avergli sfrecciato davanti, omettendo di fermarmi ad uno stop, e di volermi sottoporre all'alcoltest.
Senza entrare nel merito della questione, vi dico già che sono risultato positivo al test. Subito dopo, mi viene notificato un verbale (da me svogliatamente firmato) col quale mi si contesta la violazione degli artt. 141, c.8 e 145, c. 5. Il mio dubbio è il seguente:
- con un tasso alcolemico superiore al 1,5g/L, per il quale si indica nelle chiare tabelle ministeriali non solo la compromissione della capacità di giudizio e di autocontrollo, ma addirittura la compromissione grave dello stato psicofisico, è possibile per l'organo accertatore notificare un atto brevi manu ad un soggetto temporaneamente incapace? Vale il principio del diritto civile secondo il quale la persona palesemente (è qua c'è accertamento tramite alcoltest!), anche temporaneamente incapace, non può essere considerata destinataria di un atto? E se io il mattino seguente mi fossi svegliato senza avere ricordo delle ore e degli avvenimenti precedenti, la notifica si intenderebbe effettuata ex lege?
La questione non pare di agevole interpretazione, sarei curioso di sapere se esiste giurisprudenza al riguardo.
Grazie per la risposta!