luca S.
21-09-2012, 14:28
Gentilissimi Avvocati,
Vi spiego brevemente quanto accaduto a Roma ieri giovedì 20 settembre 2012. Sono salito sul tram n.5 alla fermata di piazzale prenestino. Il tram come al solito era affollato e mi sono affrettato ad occupare un posto in fondo alla vettura per poi obliterare il mio titolo di viaggio. Senonchè alla fermata successiva Prenestina/Officine Atac (che per rigor di cronaca dista meno di 230 metri - controllato su google maps - e a semaforo verde come nel mio caso a pochi secondi di percorrenza) sono saliti due controllori. Io tranquillo e in assoluta buona fede mi sono diretto verso il controllore con il mio biglietto valido in mano spiegandogli di essere appena salito e di essere in procinto di obliterarlo. Il controllore, per altro davvero in malo modo e impedendomi "fisicamente" di proseguire, ha preteso un mio documento (nel mio caso ha accettato la mia tessera sanitaria) e ha redatto il verbale senza prestare alcuna attenzione alle mie argomentazioni e invitandomi sornionamente a fare ricorso. E questo ho proprio intenzione di fare, se non altro per principio e per l'inutile violenza e umiliazione subita.
Ho curiosato un po' in giro sulla rete e ho redatto una prima bozza di ricorso (la posso inviare al vs indirizzo mail con copia del verbale? in questo caso devo cancellare i miei dati sensibili?). Secondo quanto da me riferito, ci sarebbero gli estremi per vincerlo? In caso contrario a quanto ammonterebbe la multa se aspetto l'ingiuzione cioè dopo i 60 giorni? mi conviene tentare? Aggiungo che nella compilazione del verbale ci sono a mio avviso numerose irregolarità: sono stati trascritti male data di nascita e num. tessera sanitaria (nel senso che li ha copiati male dalla tessera che gli ho dato); nella sezione "fermata/stazione" è stato omesso "Officine Atac" e viene riportato un generico "Prenestina" non corrispondente quindi a nessuna fermata reala del tram (informazione questa poi essenziale per garantire il mio diritto di difesa); nonostante il controllore non mi abbia mai proposto la conciliazione via breve, è stata barrata la casella come se io avessi rifiutato; nella sezione delle dichiarazioni ho fatto aggiungere la mia versione anche se non mi è stato permesso di scegliere le parole, risultando perciò temo minimamente viziata; è infine la tessera sanitaria non è ai sensi di legge considerato documento di riconoscimento valido, ergo se ho capito bene, il controllore ha omesso la procedura di accertamento della mia identità, a cui dovrebbe essere tenuto giusto?
Al momento ho delle difficoltà economiche e capire bene come comportarmi è di grande importanza. Inutile aggiungere che in questo momento il tutto è fonte di ansia.
Grazie di cuore per la disponibilità
Luca
Vi spiego brevemente quanto accaduto a Roma ieri giovedì 20 settembre 2012. Sono salito sul tram n.5 alla fermata di piazzale prenestino. Il tram come al solito era affollato e mi sono affrettato ad occupare un posto in fondo alla vettura per poi obliterare il mio titolo di viaggio. Senonchè alla fermata successiva Prenestina/Officine Atac (che per rigor di cronaca dista meno di 230 metri - controllato su google maps - e a semaforo verde come nel mio caso a pochi secondi di percorrenza) sono saliti due controllori. Io tranquillo e in assoluta buona fede mi sono diretto verso il controllore con il mio biglietto valido in mano spiegandogli di essere appena salito e di essere in procinto di obliterarlo. Il controllore, per altro davvero in malo modo e impedendomi "fisicamente" di proseguire, ha preteso un mio documento (nel mio caso ha accettato la mia tessera sanitaria) e ha redatto il verbale senza prestare alcuna attenzione alle mie argomentazioni e invitandomi sornionamente a fare ricorso. E questo ho proprio intenzione di fare, se non altro per principio e per l'inutile violenza e umiliazione subita.
Ho curiosato un po' in giro sulla rete e ho redatto una prima bozza di ricorso (la posso inviare al vs indirizzo mail con copia del verbale? in questo caso devo cancellare i miei dati sensibili?). Secondo quanto da me riferito, ci sarebbero gli estremi per vincerlo? In caso contrario a quanto ammonterebbe la multa se aspetto l'ingiuzione cioè dopo i 60 giorni? mi conviene tentare? Aggiungo che nella compilazione del verbale ci sono a mio avviso numerose irregolarità: sono stati trascritti male data di nascita e num. tessera sanitaria (nel senso che li ha copiati male dalla tessera che gli ho dato); nella sezione "fermata/stazione" è stato omesso "Officine Atac" e viene riportato un generico "Prenestina" non corrispondente quindi a nessuna fermata reala del tram (informazione questa poi essenziale per garantire il mio diritto di difesa); nonostante il controllore non mi abbia mai proposto la conciliazione via breve, è stata barrata la casella come se io avessi rifiutato; nella sezione delle dichiarazioni ho fatto aggiungere la mia versione anche se non mi è stato permesso di scegliere le parole, risultando perciò temo minimamente viziata; è infine la tessera sanitaria non è ai sensi di legge considerato documento di riconoscimento valido, ergo se ho capito bene, il controllore ha omesso la procedura di accertamento della mia identità, a cui dovrebbe essere tenuto giusto?
Al momento ho delle difficoltà economiche e capire bene come comportarmi è di grande importanza. Inutile aggiungere che in questo momento il tutto è fonte di ansia.
Grazie di cuore per la disponibilità
Luca