apedron
31-07-2012, 21:40
Gentili Signori,
sono un ultraottantenne che un tempo gestiva una attività commerciale di macchine agricole e circa 20 anni fa ho cessato l'attività.
Per l'attività era stata costituita una "SAS" della quale sono l'accomandatario e questa è rimasta in vita per la presenza dei fabbricati un tempo adibiti all'attività commerciale.
A fatica e con notevoli spese, sono riuscito a cederli in affitto ad inquilini che gestiscono varie attività.
Preciso che io non partecipo assolutamente alle attività degli inquilini, e non occupo nessun locale negli edifici; esistono solo i contratti di locazione ed i canoni vengono pagati tramite banca. Il tutto viene seguito da un commercialista di mia fiducia.
L’INPS ha scovato presso la Camera di Commercio di VR, che io sono socio accomandatario, e da allora è iniziato il mio "tormento", con un avviso di pagamento di ben 25.000 € per il mancato pagamento delle rate dovute per l'obbligo d'iscrizione dal 2008, in quanto secondo loro io svolgo una attività commerciale.
Ai miei occhi questo è parso come un ignobile stratagemma, un ladrocinio autorizzato dal governo per portare denaro alla cassa dell'Ente. Non solo, ma è immorale vessare un cittadino in avanzata età con richieste inaccettabili e con motivazioni false, inesistenti, che possono essere smentite in qualsiasi momento. Una considerazione su tutte: quando potrò beneficiare di una pensione per i contributi richiesti?
A questo punto, a fine Aprile 2012 è stato fatto il ricorso per via telematica, tramite il mio commercialista. E non si è più saputo nulla a riguardo.
Come se non bastasse, in questi giorni è pervenuta un’ulteriore richiesta di oltre 6200€ per il 2012: sono allibito e amareggiato, il ricorso non ha dato alcun esito e l’INPS continua a vessarmi voracemente!
Chiedo cortesemente un consiglio su come muovermi, che possibilità ci sono per uscire da questa situazione e con quali tempistiche. A questo punto sono intenzionato a rivolgermi anche alla Guardia di Finanza.
Vi ho già inviato via e-mail (29/07) le due richieste di versamento contributi.
Rimango in attesa di un cenno di riscontro e porgo un ringraziamento anticipato per quanto potrete operare in mio "soccorso".
sono un ultraottantenne che un tempo gestiva una attività commerciale di macchine agricole e circa 20 anni fa ho cessato l'attività.
Per l'attività era stata costituita una "SAS" della quale sono l'accomandatario e questa è rimasta in vita per la presenza dei fabbricati un tempo adibiti all'attività commerciale.
A fatica e con notevoli spese, sono riuscito a cederli in affitto ad inquilini che gestiscono varie attività.
Preciso che io non partecipo assolutamente alle attività degli inquilini, e non occupo nessun locale negli edifici; esistono solo i contratti di locazione ed i canoni vengono pagati tramite banca. Il tutto viene seguito da un commercialista di mia fiducia.
L’INPS ha scovato presso la Camera di Commercio di VR, che io sono socio accomandatario, e da allora è iniziato il mio "tormento", con un avviso di pagamento di ben 25.000 € per il mancato pagamento delle rate dovute per l'obbligo d'iscrizione dal 2008, in quanto secondo loro io svolgo una attività commerciale.
Ai miei occhi questo è parso come un ignobile stratagemma, un ladrocinio autorizzato dal governo per portare denaro alla cassa dell'Ente. Non solo, ma è immorale vessare un cittadino in avanzata età con richieste inaccettabili e con motivazioni false, inesistenti, che possono essere smentite in qualsiasi momento. Una considerazione su tutte: quando potrò beneficiare di una pensione per i contributi richiesti?
A questo punto, a fine Aprile 2012 è stato fatto il ricorso per via telematica, tramite il mio commercialista. E non si è più saputo nulla a riguardo.
Come se non bastasse, in questi giorni è pervenuta un’ulteriore richiesta di oltre 6200€ per il 2012: sono allibito e amareggiato, il ricorso non ha dato alcun esito e l’INPS continua a vessarmi voracemente!
Chiedo cortesemente un consiglio su come muovermi, che possibilità ci sono per uscire da questa situazione e con quali tempistiche. A questo punto sono intenzionato a rivolgermi anche alla Guardia di Finanza.
Vi ho già inviato via e-mail (29/07) le due richieste di versamento contributi.
Rimango in attesa di un cenno di riscontro e porgo un ringraziamento anticipato per quanto potrete operare in mio "soccorso".