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Visualizza Versione Completa : Precedente: 186 terza fascia con incidente ottiene LPU



natale.
23-06-2012, 14:39
saluti.
vi giro questo articolo apparso sul giornale locale di Trento, visto che potrebbe effettivamente fare giurisprudenza...
Scansando la retorica giornalista emerge un fatto:
- conducente in terza fascia con incidente lieve entità (tamponamento) ottiene conversione pena in LPU anche se non previsto dal codice (che come sappiamo vieterebbe il ricorso ai LPU per chi fa incidenti) e con conseguente beneficio di riavere vettura sequestrata.

- la concessione sembra essere legata anche al profilo dell'imputato "persona incensurata e che in genere non indulge nell'alcol" (ultima frase non so da dove nasce per il giornalista ma vabbe).

ecco l'articolo: Nonno «brillo» farÃ* il volontario | L'Adige (http://www.ladige.it/node/193780)
sperando che possa essere utile ad altri.

n.

puntidisutura
23-06-2012, 18:22
Ottimo e chi ha gia avuto un DP e non ha nemmeno provato a chiederli gli LSU è da considerare un coglione immagino ?!
Bella giustizia.

puntidisutura
24-06-2012, 19:01
ah scusate se ho detto "immagino"

Avv. Marrelli
25-06-2012, 20:42
se l'incidente è minimo e l'imputato può avere le attenuanti generiche si può tentare di farle prevalere sull'aggravante dell'incidente che, a differenza di quella dell'orario notturno, si può sottoporre a bilanciamento con le attenuanti generiche, di modo che un giudizio di prevalenza di queste ultime, comporterebbe il venir meno degli effetti dell'aggravante, ivi compreso quello di precludere la possibilità di accedere agli l.p.u.; questa sentenza si aggiunge ad un'altra del g.i.p. di firenze e, spero, a quella che il g.i.p. di Urbino emetterà a seguito di abbreviato da me promosso.

ciaociaopatente
26-06-2012, 10:35
Ottimo e chi ha gia avuto un DP e non ha nemmeno provato a chiederli gli LSU è da considerare un coglione immagino ?!
Bella giustizia.

Esatto!!Siamo una massa di coglioni!!
Poi senti dire che la legge è uguale x tutti...
Di chi era parente il 70enne??!!
Di certo a quello la patente non serve x lavorare!!

max80
27-06-2012, 08:43
Anche il mio avvocato, con mio grande stupore, l'unica volta che ci ho parlato mi chiese la mia eventuale disponibilità ad effettuare gli LPU.

Seconda fascia con incidente notturno (senza persone coinvolte ma solo cose)

barton
14-12-2012, 00:22
se l'incidente è minimo e l'imputato può avere le attenuanti generiche si può tentare di farle prevalere sull'aggravante dell'incidente che, a differenza di quella dell'orario notturno, si può sottoporre a bilanciamento con le attenuanti generiche, di modo che un giudizio di prevalenza di queste ultime, comporterebbe il venir meno degli effetti dell'aggravante, ivi compreso quello di precludere la possibilità di accedere agli l.p.u.; questa sentenza si aggiunge ad un'altra del g.i.p. di firenze e, spero, a quella che il g.i.p. di Urbino emetterà a seguito di abbreviato da me promosso.


Avv. Marrelli buonasera, e' possibile sapere qualcosa al riguardo del rito abbreviato da Lei promosso?

Grazie

SpadXIII
14-12-2012, 00:56
se l'incidente è minimo

Mi permetta Avvocato Marrelli, ma io questa cosa la capisco poco. Già non capisco l'aggravante dell'incidente. Mi spiego: se uno è alticcio perde capacità di concentrazione e di attenzione, di conseguenza aumenta la probabilità che faccia un incidente. Che uno poi faccia davvero un incidente o meno, a mio giudizio, non dipende tanto da quanto costui sia persona pericolosa o disattenta alle leggi ma da tanti altri fattori: casualità, sfortuna, gatto che attraversa la strada... Insomma, venendosi a ridurre i riflessi diviene per l'appunto più facile per chi ha bevuto commettere incidenti rispetto ad uno sobrio. Ma il reato dovrebbe essere uno solo: guidare in stato di ebbrezza, ovvero in uno stato in cui si è più pericolosi per sè e per gli altri. Se uno fa un tamponamento ovviamente commette una infrazione in più e ne pagherà la conseguente multa, ma per il 186 non vedo dove stia la differenza. Se una persona viene solamente fermata per un controllo ed ha, ad esempio, un tasso alcolemico di 2.5, rappresentava comunque un alto potenziale di rischio, ovvero era pericoloso di per sè, indipendentemente dal fatto che abbia effettivamente commesso un incidente o meno. Rigirando il discorso, se l'incidente è minimo oppure grande io non vedo che differenza faccia. Secondo me il termine di valutazione deve essere la pericolosità dello stato in cui si guida, punto. Se uno scrive un sms mentre è al volante, a mio avviso può benissimo essere anche più pericoloso di uno stordito dall'alcool. Così come diventa molto pericoloso uno che in centro città va a 90 all'ora. Se il nonnetto dell'articolo era in terza fascia era pericoloso proprio per questo fatto in sè. L'incidente nasce proprio dall'esser stato "carburato". Se poi ha fatto un tamponamento senza conseguenze o ne ha fatto uno in cui ha investito un cane per non dire altro, ciò è solo per via del caso, della fortuna, delle circostanze, mica perchè è più bravo e onesto. Davvero non capirò mai perchè si faccia distinzione tra chi fa incidente e chi no o che si inserisca come parametro la gravità dell'incidente la quale nasce da tantissimi altri fattori. Certo, l'entità in sè del fatto aumenta, ma il reato per me è esattamente lo stesso.
Detto ciò, altra cosa che io proprio non capirò mai è perchè con l'incidente non si possano fare i LSU: qualcuno può spiegarmi la logica che i legislatori hanno seguito per decidere in tal senso? Io, anzi, penso che tanto più una persona si sente responsabile di un fatto negativo, abbia voglia o senta il dovere di riscattarsi moralmente e socialmente. Perchè mai se uno fa un incidente non dovrebbe quindi poter fare i LSU?

puntidisutura
14-12-2012, 13:21
Io, anzi, penso che tanto più una persona si sente responsabile di un fatto negativo, abbia voglia o senta il dovere di riscattarsi moralmente e socialmente.

Ti straquoto , se mi avessero fato fare i LSU e mi avessero mandato a parlare con degli adolescenti in merito ad alcool e guida dopo il mio fatto , avrei salvato delle vite e sono più che sicuro che la mia persona e le mie parole sarebbero stati 100 volte più efficaci di un belloccio in TV che dice se bevo non guido o altre frasette del tipo "bevi responsabilmente" .
Vedermi con una cicatrice da 12 punti sul sopracciglio destro così com'era poco dopo il fatto ti assicuro che avrebbe svegliato e fatto ragionare chiunque.Anche i miei amici dal mio fattaccio sono cambiati.

Avv. Marrelli
14-12-2012, 17:09
Avv. Marrelli buonasera, e' possibile sapere qualcosa al riguardo del rito abbreviato da Lei promosso?

Grazie

Salve,
ad oggi non c'è ancora una sentenza in quanto il Giudice ha disposto una perizia ritenendo di non poter decidere allo stato degli atti. La linea difensiva è la seguente: in via principale l'assoluzione perchè le prove etilometriche sono inutilizzabili in quanto l' accertamento è avvenuto non rispettando il disciplinare tecnico poichè c'era un'umidità relativa del 100% - in subordine la derubricazione in fascia b) e, quindi, nessuna revoca della patente, in quanto il mio cliente era in fase di assorbimento e, pertanto, è altamente probabile che al momento della guida avesse un tasso inferiore ad 1.5 g/l - in ulteriore subordine considerare le attenuanti generiche come prevalenti sull'aggravante dell'incidente di modo che la patente non venga revocata.
Saluti

Avv. Marrelli
14-12-2012, 17:20
Mi permetta Avvocato Marrelli, ma io questa cosa la capisco poco. Già non capisco l'aggravante dell'incidente. Mi spiego: se uno è alticcio perde capacità di concentrazione e di attenzione, di conseguenza aumenta la probabilità che faccia un incidente. Che uno poi faccia davvero un incidente o meno, a mio giudizio, non dipende tanto da quanto costui sia persona pericolosa o disattenta alle leggi ma da tanti altri fattori: casualità, sfortuna, gatto che attraversa la strada... Insomma, venendosi a ridurre i riflessi diviene per l'appunto più facile per chi ha bevuto commettere incidenti rispetto ad uno sobrio. Ma il reato dovrebbe essere uno solo: guidare in stato di ebbrezza, ovvero in uno stato in cui si è più pericolosi per sè e per gli altri. Se uno fa un tamponamento ovviamente commette una infrazione in più e ne pagherà la conseguente multa, ma per il 186 non vedo dove stia la differenza. Se una persona viene solamente fermata per un controllo ed ha, ad esempio, un tasso alcolemico di 2.5, rappresentava comunque un alto potenziale di rischio, ovvero era pericoloso di per sè, indipendentemente dal fatto che abbia effettivamente commesso un incidente o meno. Rigirando il discorso, se l'incidente è minimo oppure grande io non vedo che differenza faccia. Secondo me il termine di valutazione deve essere la pericolosità dello stato in cui si guida, punto. Se uno scrive un sms mentre è al volante, a mio avviso può benissimo essere anche più pericoloso di uno stordito dall'alcool. Così come diventa molto pericoloso uno che in centro città va a 90 all'ora. Se il nonnetto dell'articolo era in terza fascia era pericoloso proprio per questo fatto in sè. L'incidente nasce proprio dall'esser stato "carburato". Se poi ha fatto un tamponamento senza conseguenze o ne ha fatto uno in cui ha investito un cane per non dire altro, ciò è solo per via del caso, della fortuna, delle circostanze, mica perchè è più bravo e onesto. Davvero non capirò mai perchè si faccia distinzione tra chi fa incidente e chi no o che si inserisca come parametro la gravità dell'incidente la quale nasce da tantissimi altri fattori. Certo, l'entità in sè del fatto aumenta, ma il reato per me è esattamente lo stesso.
Detto ciò, altra cosa che io proprio non capirò mai è perchè con l'incidente non si possano fare i LSU: qualcuno può spiegarmi la logica che i legislatori hanno seguito per decidere in tal senso? Io, anzi, penso che tanto più una persona si sente responsabile di un fatto negativo, abbia voglia o senta il dovere di riscattarsi moralmente e socialmente. Perchè mai se uno fa un incidente non dovrebbe quindi poter fare i LSU?
Salve,
in questa sede è inopportuno stare a fare valutazioni circa l'aggravante e, pertanto, mi limito ad esporLe il dato normativo:
l'aver provocato un incidente in stato d'ebbrezza è considerato dalla legge come un'aggravante (aumento della pena base + impossibilità di ottenere gli l.p.u. + revoca della patente). Nel processo penale le aggravanti, salvo alcune eccezioni, devono essere bilanciate con le attenuanti (il giudice può considerarle prevalenti, equivalenti o soccombenti). Nel caso in cui il Giudice ritenga che l'incidente sia minimo in quanto non è stato causato per colpa oppure perchè ci sono stati solo danni lievi alle cose e non alle persone, può considerare soccombente la predetta aggravante nel bilanciamento con le attenuanti (nello specifico quelle generiche); con la conseguenza che venedo meno l'aggravante, vongono meno altresì gli affetti ricollegati a quest'ultima: aumento della pena - revoca della patente - impossibilità di ottenere gli l.p.u..
Mi rendo conto che non sono concetti di facile comprensione, però è impossibile spiegarli diversamente.
Saluti

l84
15-12-2012, 16:54
Ma guarda che caso, l'avvocato difensore del "nonno" dell'articolo è omonimo del Moser campione di ciclismo, trentino pure lui. E il Moser del ciclismo è attualmente un noto produttore di vino. :D

skrella2014
21-04-2014, 11:58
nn ho parole!!!!!!!!!mio fratello stessa situazione,l'avv ci dice che i lsu nn gli spettanoooo.......giustizia ingiusta

skrella2014
09-05-2014, 13:22
scusate con una revoca patente in itali,posso tentare di riprenderla all'estero,portando la residenza?e poi posso guidare in italia?

l84
11-05-2014, 17:47
In teoria all'interno dell'unione europea no poiché le informazioni dovrebbero essere passate allo stato di nuova residenza ma in pratica boh, nessuno sa se di fatto lo stato estero venga sul serio a sapere che c'è l'ostativa al conseguimento di una patente. Fuori unione non dovresti avere problemi.

skrella2014
13-05-2014, 20:46
grazie mille

squanif86
11-06-2015, 08:52
Avv. Marrelli posso chiederle allo stato attuale come stanno procedendo le cause da lei proposte in fase di dibattimento?
inoltre crede che in caso di incidente ed esame ematico effettuato dopo 2 ore sia possibile tramite perizia di parte derubricare l'imputazione? Le attenuanti da considerare in caso di incidente a cosa corrispondono??

Avv. Marrelli
13-06-2015, 20:04
Avv. Marrelli posso chiederle allo stato attuale come stanno procedendo le cause da lei proposte in fase di dibattimento?
inoltre crede che in caso di incidente ed esame ematico effettuato dopo 2 ore sia possibile tramite perizia di parte derubricare l'imputazione? Le attenuanti da considerare in caso di incidente a cosa corrispondono??





Salve, a mio modesto parere andare al dibattimento per questioni inerenti lo stato d'ebbrezza è rischioso in quanto, soprattutto nei piccoli Tribunali dove si arriva al dibattimento abbastanza velocemente, c'è il rischio che gli agenti accertatori siano sentiti dal P.M. e "distruggano" l'imputato con dichiarazioni del tipo: non riusciva a parlare, non stava in piedi, etc. Se c'era la possibilità di ingenerare il dubbio sulla correttezza dei risultati delle prove, il Giudice quasi sicuramente condannerà in base alle dichiarazioni degli agenti a prescindere dalle prove etilometriche. Meglio quindi optare per un giudizio abbreviato, magari condizionato all'assunzione di una testimonianza, e giocarsela in base agli atti d'indagine del p.m..
Detto ciò e passando alla domanda postami, Ti preciso che laddòve ci siano degli asami ematici tutte le argomentazioni che spesso mi hanno fatto "vincere", in ultimo un'assoluzione perchè il fatto dalla fascia c) con incidente è stato derubricato alla fascia a), vengono meno in quanto l'argomentazione della fase dell'assorbimento, del livello d'umidità dell'aria al momento del controllo, etc., possono riferirsi esclusivamente al caso in cui le prove sia effettuate con etilometro. In merito all'aggravante dell'incidente la giurisprudenza maggioritaria ritiene che lo stesso debba essere stato "causato" per configurarsi l'aggravante, altrimenti quest'ultima non si configura. Cordiali saluti

squanif86
14-06-2015, 14:26
Grazie della risposta avv. Marrelli. quindi dal suo punto di vista il dibattimento in fase processuale sarebbe "rischioso". Cosa intende per "condizionato all'assunzione di una testimonianza"? per quanto riguarda l'esame ematico è assoggettato anche lui alle 2 misurazioni?

mannaggia
14-06-2015, 20:00
Il rito abbreviato condizionato è una forma alternativa alla celebrazione del processo. In una o due udienze si chiude. Puoi chiedere di fare questo processo "veloce" e puoi chiedere che sia condizionato da una testimonianza, per esempio. Il rito abbreviato non condizionato, infatti, presuppone che ti giudichino velocemente, ma in base ai fascicoli. Quindi con rito abbreviato normale a te spetta la revoca, con quello condizionato, potresti anche puntare all'assoluzione. In caso di condanna, avrai lo sconto pena (che tanto non faresti perchè useresti la condizionale) di un terzo (come nel patteggiamento).
E' bene dire che se il giudice non può negare un rito abbreviato normale, può scegliere di negarti l'abbreviato condizionato e costringerti al processo.

Avv. Marrelli
15-06-2015, 09:49
Sostanzialmente quello che scrivi è corretto anche se fai un pò di confusione: 1) con l'opposizione al decreto penale di condanna, che è il rito maggiormente utilizzato nei casi del 186 c.d.s., l'imputato potrebbe chiedere in via principale il giudizio abbreviato condizionato ed in subordine il giudizio abbreviato semplice; con la conseguenza che se il G.U.P. "virtuale" dovesse rigettare l'abbr. cond. comunque procederebbe all'udienza con l'abbr. semplice. 2) Anche con il rito abbreviato semplice comunque si può puntare in via principale all'assoluzione (non è infatti un patteggiamento). 3) Se il G.U.P. (persona fisica diversa dal G.I.P. che ha emesso il decreto penale di condanna) dovesse comunque rigettare la richiesta di abbreviato condizionato, la stessa potrebbe essere riproposta alla prima udienza fino all'apertura del dibattimento.

quivis de populo
16-06-2015, 17:21
Egr. Avv. Marrelli,
mi permetto una domanda per capire meglio questa sua sfrase In merito all'aggravante dell'incidente la giurisprudenza maggioritaria ritiene che lo stesso debba essere stato "causato" per configurarsi l'aggravante, altrimenti quest'ultima non si configura

Cosa significherebbe "causato"?

Es. se tizio esce di strada di notte e colpisce un palo, senza ferirsi nè ferire alcuno e senza nemmeno scappare ma attendendo l'arrivo del carro attrezzi, secondo lei il giudice potrebbe tener conto di ciò come attentuante e dare i LPU?

ringrazio

Avv. Marrelli
18-06-2015, 09:43
Egr. Avv. Marrelli,
mi permetto una domanda per capire meglio questa sua sfrase In merito all'aggravante dell'incidente la giurisprudenza maggioritaria ritiene che lo stesso debba essere stato "causato" per configurarsi l'aggravante, altrimenti quest'ultima non si configura

Cosa significherebbe "causato"?

Es. se tizio esce di strada di notte e colpisce un palo, senza ferirsi nè ferire alcuno e senza nemmeno scappare ma attendendo l'arrivo del carro attrezzi, secondo lei il giudice potrebbe tener conto di ciò come attentuante e dare i LPU?

ringrazio
Salve, il termine codicistico "causare" viene interpretato nel senso che alla verificazione dell'evento ci deve aver contribuito , anche solo parzialmente, la condotta del prevenuto. Premesso che l'incidente c.d. "autonomo" in cui cioè non sono stati coinvolti soggetti terzi, rientra pur sempre nella definizione di incidente, Le faccio alcuni esempi: se si è fermi ad un semaforo alla guida di un'auto in stato d'ebbrezza o sotto stupefacenti e si viene tamponati, allora al prevenuto non si potrà addossare alcuna responsabilità nella causazione dell'incidente e, pertanto, non si configurerebbe l'aggravante dell'incidente con tutto ciò che ne consegue. Se si esce fuori strada colpendo un palo alle 5 di mattina perchè la strada è scivolosa a causa dell'umidità notturna (circostanza documentata nella relazione tecnico-descrittiva dell'incidente) ed il prevenuto comunque procedeva ad una velocità adeguata alle condizioni del fondo stradale, anche in questo caso difficlimente si configurerebbe l'aggravante in quanto il fatto sarebbe attribuibile alla cc.dd. "forza maggiore". Questo e un caso che mi è capitato dove, tra l'altro, il conducente sebbene in fascia c), era molto giovane ed inesperto alla guida. Il Giudice ha valutato che quantunque il prevenuto fosse stato "sobrio", a cusa delle particolari condizioni del fondo stradale e dell'inesperienza, comunque l'incidente sarebbe potuto accadere e, quindi, non ha disposto la revoca della patente ed ha concesso gli l.p.u.. Sostenere come nel caso del Suo amico di aver bevuto in attesa dell'arrivo dei soccorsi, anche qualora si riuscisse a dimostrare, comunque escluderebbe la responsabilità solo nel caso in cui l'auto avesse subito danni tali da rendere impossibile la ripresa della marcia.

john77
18-06-2015, 19:01
Egr. Avv. Marelli,

Sono imputato per guida in stato di ebbrezza fascia c tasso 2.48 - 2.39, con aggravante della notturna e di aver provocato un incidente. Praticamente uscivo in retromarcia da un parcheggio a pettine e mi contestano l'urto al paraurti di un auto parcheggiata affianco, il danno riportato sul verbale è lieve e senza persone coinvolte ed ero in un piccolo parcheggio pubblico adiacente ad una strada. Ho ricevuto un DP di mesi 4 convertiti in pecunaria con pena sospesa e revoca della patente. La persona che era con me, ovvero il proprietario dell'auto dove ero alla guida, riferisce che non sono stato io ad urtare l'altra macchina ma lui nell'inserirsi nel parcheggio ad iniziò serata. Mi è stato suggerito di opporre il decreto ed andare al processo per provare la strada di togliere l'incidente di lieve entità e chiedere gli lpu, vorrei chiederle un suo parere e se mi conviene questa strada? Non sono incensurato ho una pena risalente del 1995 da minorenne di mesi 8 sospesa, ma nel decreto mi hanno concesso sia le attenuanti che la sospensione..la ringrazio.

quivis de populo
18-06-2015, 20:44
Salve, il termine codicistico "causare" viene interpretato nel senso che alla verificazione dell'evento ci deve aver contribuito , anche solo parzialmente, la condotta del prevenuto. Premesso che l'incidente c.d. "autonomo" in cui cioè non sono stati coinvolti soggetti terzi, rientra pur sempre nella definizione di incidente, Le faccio alcuni esempi: se si è fermi ad un semaforo alla guida di un'auto in stato d'ebbrezza o sotto stupefacenti e si viene tamponati, allora al prevenuto non si potrà addossare alcuna responsabilità nella causazione dell'incidente e, pertanto, non si configurerebbe l'aggravante dell'incidente con tutto ciò che ne consegue. Se si esce fuori strada colpendo un palo alle 5 di mattina perchè la strada è scivolosa a causa dell'umidità notturna (circostanza documentata nella relazione tecnico-descrittiva dell'incidente) ed il prevenuto comunque procedeva ad una velocità adeguata alle condizioni del fondo stradale, anche in questo caso difficlimente si configurerebbe l'aggravante in quanto il fatto sarebbe attribuibile alla cc.dd. "forza maggiore". Questo e un caso che mi è capitato dove, tra l'altro, il conducente sebbene in fascia c), era molto giovane ed inesperto alla guida. Il Giudice ha valutato che quantunque il prevenuto fosse stato "sobrio", a cusa delle particolari condizioni del fondo stradale e dell'inesperienza, comunque l'incidente sarebbe potuto accadere e, quindi, non ha disposto la revoca della patente ed ha concesso gli l.p.u.. Sostenere come nel caso del Suo amico di aver bevuto in attesa dell'arrivo dei soccorsi, anche qualora si riuscisse a dimostrare, comunque escluderebbe la responsabilità solo nel caso in cui l'auto avesse subito danni tali da rendere impossibile la ripresa della marcia.
Egregio e gentilissimo Avvocato,
la ringrazio della spiegazione.
In effetti il mio amico, uscendo è andato sulla corsia opposta, ha urtato un palo e l'auto è rimasta molto danneggiata così da essere inutilizzabile.
Non ho solo capito come mai, se l'auto era poi inutilizzabile, questo escluderebbe la responsabilità.

grazie,
cordiali saluti.

Avv. Marrelli
19-06-2015, 18:10
Egregio e gentilissimo Avvocato,
la ringrazio della spiegazione.
In effetti il mio amico, uscendo è andato sulla corsia opposta, ha urtato un palo e l'auto è rimasta molto danneggiata così da essere inutilizzabile.
Non ho solo capito come mai, se l'auto era poi inutilizzabile, questo escluderebbe la responsabilità.

grazie,
cordiali saluti.
Salve, poichè Lei ha prospettato la possibilità di dimostrare che il Suo amico avesse bevuto dopo l'incidente e, quindi, che non si trovasse alla guida in stato d'ebbrezza, la giurisprudenza è orientata nel senso di ritenere che anche qualora il conducente fosse rinvenuto in stato d'ebbrezza non con il veicolo in movimento ma fermo, ad esempio in piazzola di sosta per "schiacciare un pisolino", comunque l'illecito si configurerebbe in quanto, almeno potenzialmente, avrebbe potuto ripartire con l'auto e, quindi, guidare in stato d'ebbrezza; quest'argomentazione decade nel momento in cui il conducente viene sorpreso in stato d'ebbrezza fermo con l'auto ferma e danneggiata, con l'impossibilità di riprendere la marcia proprio in ragione dei danni riportati....Ovviamente bisognerà riuscire a dimostrare di aver solo dopo l'incidente.....Spero di essermi spiegato, anche se mi rendo conto che la questione non è di facile comprensione.

Avv. Marrelli
19-06-2015, 18:15
Egr. Avv. Marelli,

Sono imputato per guida in stato di ebbrezza fascia c tasso 2.48 - 2.39, con aggravante della notturna e di aver provocato un incidente. Praticamente uscivo in retromarcia da un parcheggio a pettine e mi contestano l'urto al paraurti di un auto parcheggiata affianco, il danno riportato sul verbale è lieve e senza persone coinvolte ed ero in un piccolo parcheggio pubblico adiacente ad una strada. Ho ricevuto un DP di mesi 4 convertiti in pecunaria con pena sospesa e revoca della patente. La persona che era con me, ovvero il proprietario dell'auto dove ero alla guida, riferisce che non sono stato io ad urtare l'altra macchina ma lui nell'inserirsi nel parcheggio ad iniziò serata. Mi è stato suggerito di opporre il decreto ed andare al processo per provare la strada di togliere l'incidente di lieve entità e chiedere gli lpu, vorrei chiederle un suo parere e se mi conviene questa strada? Non sono incensurato ho una pena risalente del 1995 da minorenne di mesi 8 sospesa, ma nel decreto mi hanno concesso sia le attenuanti che la sospensione..la ringrazio.
Bisognerebbe capire da quali elementi gli agenti hanno dedotto che Lei avesse provocato un incidente: se hanno assistito personalmente all'urto c'è poco da fare. Sinceramente non comprendo la dinamica dei fatti.

quivis de populo
20-06-2015, 10:43
Salve, poichè Lei ha prospettato la possibilità di dimostrare che il Suo amico avesse bevuto dopo l'incidente e, quindi, che non si trovasse alla guida in stato d'ebbrezza, la giurisprudenza è orientata nel senso di ritenere che anche qualora il conducente fosse rinvenuto in stato d'ebbrezza non con il veicolo in movimento ma fermo, ad esempio in piazzola di sosta per "schiacciare un pisolino", comunque l'illecito si configurerebbe in quanto, almeno potenzialmente, avrebbe potuto ripartire con l'auto e, quindi, guidare in stato d'ebbrezza; quest'argomentazione decade nel momento in cui il conducente viene sorpreso in stato d'ebbrezza fermo con l'auto ferma e danneggiata, con l'impossibilità di riprendere la marcia proprio in ragione dei danni riportati....Ovviamente bisognerà riuscire a dimostrare di aver solo dopo l'incidente.....Spero di essermi spiegato, anche se mi rendo conto che la questione non è di facile comprensione.
grazie avvocato, ho capito perchè lei è stato chiarissimo ;)
dunque l'ipotesi potrebbe essere questa.
Lui tornava alle 4 del mattino e per un colpo di sonno è uscito di strada e ha urtato un palo (l'auto aveva un sistema che ha mandato in automatico la chiamata ai soccorsi, e ha registrato una velocità praticamente nei limiti consentiti su quella strada).
L'alcol test è stato fatto 50 minuti dopo, ma il tasso era alto: 3a fascia e decrescente (fosse stato crescente sarebbe già più facile direi).

dunque vedrei 2 ipotesi:

ipotesi A) Se dice di aver bevuto dopo, perchè è accorso un amico e vedendolo spaventato gli ha dato da bere o dei cioccolatini al liquore per tirarsi sù (ovviamente l'amico sarebbe sentito come teste), secondo lei il giudice potrebbe crederci oppure andare sulle furie e denunciare perfino l'amico x falsa testimonianza?
Perchè se io fossi un giudice direi: ma scusi se lei ha visto che era positivo all'alcol perchè non ha dichiarato subito che aveva appena bevuto?? Nel verbale non è dichiarato nulla, dunque mi sembrerebbe non molto credibile.

Ipotesi B) considerando che i vigili sono arrivati mezz'ora dopo, ad incidente avvenuto, e lui era fuori dall'auto, INCOLUME, lui addirittura potrebbe dire: non guidavo mica io.. era un amico che poi è andato via..
ma anche qui mi pare poco credibile perchè comunque sta scontando la sospensione cautelare patente di 1 anno... e anche qui il giudice direbbe: perchè non l'ha detto subito?

ALtra cosa: l'etilometro era della polizia strad. ma in prestito ai carabinieri. Varrebbe la pena verificare eventuali autorizzazioni ad usare un apparecchio altrui oppure è un discorso meramente amministrativo che comunque non incide sulla prova del fatto di reato?

La speranza è di dire che lui comunque è rimasto lì sul posto, non è scappato, che l'incidente è da poco.. e sperare che il giudice lo derubrichi togliendo l'incidente e dunque scongiurare la revoca patente, che è quello che lo preoccupa di più...



grazie infinite.