neosk8
15-06-2012, 16:47
buon giorno,
vivo e lavoro in svizzera dove ho il domicilio pur conservando la residenza nella casa di mia mamma a Milano.
nel 2009 due vigili urbani mi verbalizzavano senza motivo apparente una multa per aver non messo la freccia in una strada dritta con un restringimento di carreggiata, credo che questo fosse falso ma avessero voluto procedere per pura arroganza da parte loro.
ho proposto cosi ricorso al prefetto specificando anche indirizzi di recapito quali cellulare ed email (ricordo che siamo nel 2012).
hanno depositato in posta la notifica mai pervenuta a casa di mia mamma dove c'erano gli avvisi di udienza a febbraio e ad aprile e per tutte due le volte le lettere sono andate in compiuta giacenza.
oggi da una multa di 36 euro alla quale mi ero opposto per via dell'arroganza degli agenti accertatori, oggi vorrebbero, tramite l'azienda Creset spa, risquoterne 105 euro.
Io vorrei spiegare la faccenda a un GdP, documentando che per motivi di formazione risiedo all'estero.
I vizi sono che la macchina è intestata a mio padre e come tale obbligato in solido, ma la cartella di Creset è intestata a me.
Da parte loro ho ricevuto una busta semplice dove mi passavano le fotocopie delle buste con scritto "compiuta giacenza"
leggendo in internet credo di aver capito che:
- l'ingiunzione di pagamento della polizia di como non può avvenire tramite una agenzia privata. Giudice di Pace di Pisa: illegittime le ingiunzioni di pagamento emesse dalle agenzie di riscossione*-*Filodiritto (http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=635)
- risulta molta confusione tra ricorrente e obbligato in solido, io e mio padre, che anche lui lavorando all'estero, ha fatto ritirare una relazione di notifica dalla portinaia
- LA MULTA IN PRINCIPIO E' UN INSULTO ALLA GIUSTIZIA
credo che abbiano puntato su di me piuttosto che su mio padre solo perchè io ho una casa di proprietà e lui no, le fanno queste verifiche dico bene?
Grazie per l'aiuto
vivo e lavoro in svizzera dove ho il domicilio pur conservando la residenza nella casa di mia mamma a Milano.
nel 2009 due vigili urbani mi verbalizzavano senza motivo apparente una multa per aver non messo la freccia in una strada dritta con un restringimento di carreggiata, credo che questo fosse falso ma avessero voluto procedere per pura arroganza da parte loro.
ho proposto cosi ricorso al prefetto specificando anche indirizzi di recapito quali cellulare ed email (ricordo che siamo nel 2012).
hanno depositato in posta la notifica mai pervenuta a casa di mia mamma dove c'erano gli avvisi di udienza a febbraio e ad aprile e per tutte due le volte le lettere sono andate in compiuta giacenza.
oggi da una multa di 36 euro alla quale mi ero opposto per via dell'arroganza degli agenti accertatori, oggi vorrebbero, tramite l'azienda Creset spa, risquoterne 105 euro.
Io vorrei spiegare la faccenda a un GdP, documentando che per motivi di formazione risiedo all'estero.
I vizi sono che la macchina è intestata a mio padre e come tale obbligato in solido, ma la cartella di Creset è intestata a me.
Da parte loro ho ricevuto una busta semplice dove mi passavano le fotocopie delle buste con scritto "compiuta giacenza"
leggendo in internet credo di aver capito che:
- l'ingiunzione di pagamento della polizia di como non può avvenire tramite una agenzia privata. Giudice di Pace di Pisa: illegittime le ingiunzioni di pagamento emesse dalle agenzie di riscossione*-*Filodiritto (http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=635)
- risulta molta confusione tra ricorrente e obbligato in solido, io e mio padre, che anche lui lavorando all'estero, ha fatto ritirare una relazione di notifica dalla portinaia
- LA MULTA IN PRINCIPIO E' UN INSULTO ALLA GIUSTIZIA
credo che abbiano puntato su di me piuttosto che su mio padre solo perchè io ho una casa di proprietà e lui no, le fanno queste verifiche dico bene?
Grazie per l'aiuto